giovedì 26 agosto 2010

Staminali coltivate per riparare il cuore

Staminali coltivate specificamente per riparare il cuore

Se adeguatamente 'istruite', le cellule staminali adulte possono riparare i danni provocati al cuore dagli infarti. Lo afferma uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, secondo cui questa tecnica e' sicura e puo' essere testata sull'uomo.
Le staminali adulte isolate dai pazienti normalmente hanno una limitata capacita' di riparare il cuore. I ricercatori della Mayo Clinic di Rochester, nel Minnesota, hanno sviluppato pero' un cocktail di fattori di crescita cardiaci che riescono a 'programmare' le staminali ottenute dal midollo osseo dei pazienti. Applicate a un modello animale queste cellule hanno mostrato una grande capacita' di riparare i tessuti cardiaci senza nessun effetto collaterale. Nello specifico, i ricercatori hanno trovato che il tessuto cardiaco danneggiato guariva piu' efficacemente, grazie all'apporto delle staminali, e le cicatrici lasciate dall'infarto erano scomparse dopo qualche mese dal trattamento.

sabato 14 agosto 2010

Staminali del midollo spinale contro malattia rarissima della pelle nei bambini

USA

Staminali del midollo spinale contro malattia rarissima della pelle nei bambini


Per la prima volta sono state usate con successo le cellule staminali prelevate dal midollo spinale per 'riparare' la pelle di decine di bambini affetti da una rarissima e dolorosissima malattia per cui non esiste alcuna cura. Si tratta della 'epidermolisi bollosa distrofica recessiva', che causa la continua vescicazione della pelle e di solito e' letale. Tra le zone piu' colpite la bocca e l'esofago. Cio' rende un martirio il semplice nutrirsi. Tra il 2007 e il 2009 i dottori John Wagner e Jakub Tola dell'Universita' del Minnesota hanno trattato sei bambini con RDEB, di eta' compresa tra 15 mesi e 14 anni, con chemioterapia e trapianti di staminali dal midollo. Dopo un periodo compreso tra 30 e 130 gionri le vesciche dei piccoli mostravano netti miglioramenti. La terapia aveva nettamente incrementato la quantita' di collagene 7, la proteina assente nei bambini affetti da RDEB. Dopo 799 giorni cinque dei sei bambini sono ancora vivi; uno e' morto dopo 183 giorni

Staminali, per la prima volta usate quelle autologhe per ricostruire trachea di un bimbo

GRAN BRETAGNA


Un intervento pioneristico e' stato eseguito e concluso con successo su un bambino inglese di 11 anni, per ricostruirgli la trachea usando le sue stesse cellule staminali. Ciaran Finn-Linch, questo il suo nome, e' stato il primo bambino al mondo a ricevere un trapianto di trachea con queste modalita', e ora sta per lasciare l'ospedale per tornare nella sua casa di Londra, secondo quanto riporta la Bbc.
Ciaran e' nato con la stenosi tracheale di un lungo segmento, patologia che rende la trachea molto stretta. Per porre fine ai suoi problemi, i medici del Great Ormond Street Hospital di Londra hanno prima prelevato cellule staminali dal suo midollo osseo per poi iniettarle in un donatore di trachea, trovato in Italia. Dopo di che hanno trapiantato l'organo, permettendo cosi' alle staminali di trasformarsi in cellule del suo stesso corpo. L'obiettivo dei medici era di evitare eventuali problemi di rigetto. Tutto e' andato bene. I dottori infatti hanno riscontrato il ripristino del flusso di sangue.
Questo tipo di intervento si e' reso necessario visto il fallimento e le complicazioni dei precedenti cui era stato sottoposto il bambino. Il primo all'eta' di due anni e mezzo gli aveva ricostruito le vie aeree, ma lo stent di metallo utilizzato gli aveva eroso l'aorta. Dopo di che aveva subito altri due interventi, finche' otto mesi fa non si e' ripresentato lo stesso problema dello stent, che ha causato un massiccio sanguinamento. Cosi' i dottori hanno optato per le cellule staminali, con lo stesso tipo di intervento sperimentato per la prima volta in Spagna nel 2008 su una donna. Ciaran e' stato il primo bambino nel mondo a subire un trapianto di trachea con staminali autologhe.